Perché il preparato di coenzima Q10 con supporto oleoso + capsula morbida a volte è più cara degli altri preparati?
Se guardate solamente al prezzo, questo preparato di coenzima Q10 è più caro. Tuttavia, se prestate attenzione alla biodisponibilità dei vari preparati a base di coenzima Q10 presenti sul mercato, il quadro cambia completamente. Il preparato Q10 (supporto oleoso + capsula morbida) assicura la migliore biodisponibilità (capacità di assimilazione della molecola da parte dell’organismo) nota, il che significa che ogni capsula è più efficace. Da questo punto di vista, questa forma di coenzima Q10 non è più il preparato più caro – in effetti, è perfino meno caro di altri preparati. 

Il preparato di coQ10 supporto oleoso + capsula morbida è migliore di altri preparati a base di coenzima Q10?
Se si prende in considerazione la biodisponibilità, è vero. Vari studi scientifici hanno dimostrato che questa formulazione offre il beneficio della migliore biodisponibilità. Inoltre, questa forma rispetta il Codice di qualità utilizzato dalle società farmaceutiche di tutto il mondo, e la si trova utilizzata in vari studi clinici di tutto il mondo. 

Il coenzima Q10 è solamente un amplificatore di energia?
No, oltre ad essere un elemento vitale per tutto il metabolismo dell’energia, il coenzima Q10 è un potente antiossidante che aiuta a ridurre l’ossidazione lipidica nel sistema cardiovascolare. Esso previene anche i danni causati dai radicali liberi sui tessuti delle gengive sane (gengiviti e parodontiti) ma anche sulle membrane cellulari. 

Il coenzima Q10 può migliorare le mie prestazioni sportive?
Sì, avete ottime possibilità di trarre beneficio dall’integrazione con questa sostanza. Alcuni studi scientifici hanno dimostrato che gli sciatori di fondo erano in grado di recuperare più rapidamente, allenarsi in modo più efficace, e ottenere migliori prestazioni in gara, quando utilizzavano il coenzima Q10 di Pharma Nord. 

Se assumo il coenzima Q10 per lungo tempo, il mio corpo “dimenticherà” in che modo produrre questa sostanza?
No. Alcuni studi clinici effettuati per chiarire questa domanda hanno dimostrato con chiarezza che dopo la sospensione dell’integrazione, la produzione di coenzima Q10 da parte dell’organismo tornava ai livelli anteriori a quelli dell’integrazione. Un’integrazione con coenzima Q10 non azzera la capacità dell’organismo di produrre il coenzima Q10.

È possibile constatare una differenza tra l’assunzione di un preparato di CoQ10 a buon mercato e quella di un preparato caro?
Sì, scoprirete che i preparati di CoQ10 più economici sono meno biodisponibili. Essi in generale contengono coenzima Q10 in polvere sotto forma di perle o compresse. Nessuna di queste forme ha un buon assorbimento. La biodisponibilità migliore si ottiene con il coenzima Q10 presentato su un supporto oleoso contenuto in una capsula morbida. In effetti, dato che il coenzima Q10 è una molecola liposolubile, perché sia assimilata in modo ottimale è indispensabile che sia associata a un supporto oleoso.

L’utilizzo a breve o a lungo termine di coenzima Q10 di Pharma Nord è associato a effetti indesiderati?
No, il coenzima Q10 è una sostanza naturale che può essere assunta in dosaggi estremamente elevati senza compromettere la salute. Vari studi scientifici mostrano che il coenzima Q10 è sicuro e assolutamente privo di rischi. Questi studi sono stati effettuati con dosaggi che arrivano a 1200 mg / giorno senza effetti indesiderati.

È possibile assumere gli integratori di CoQ10 con un medicinale?
Sì, in alcuni casi è perfino consigliato. Per esempio, i medicinali che causano una riduzione del tasso di colesterolo hanno la tendenza a ridurre anche la produzione endogena di coenzima Q10 nel fegato umano. Ecco perché i pazienti che assumono questo tipo di medicinali sono spesso affaticati, hanno dei crampi muscolari e mancano di energie. In questo caso, un’integrazione con coenzima Q10 può apportare loro dei benefici.

Il coenzima Q10 è utile quando si hanno problemi gengivali?
Sì, una sperimentazione clinica ha dimostrato che l’assunzione di CoQ10 rappresenta un modo per aiutare l’organismo a difendersi contro i radicali liberi prodotti dalla decomposizione del cibo da parte dei batteri presenti nella cavità orale. Questi radicali liberi hanno la tendenza a distruggere le cellule sane del tessuto gengivale, ma il CoQ10 è un potente antiossidante in grado di neutralizzarli. Questa sostanza migliora anche il microcircolo gengivale, aumentando l’apporto di ossigeno e di elementi nutritivi.

Il CoQ10 è uno stimolante?
No, gli stimolanti sono sostanze, spesso dei prodotti chimici, che migliorano o accelerano temporaneamente l’attività fisiologica od organica. Il coenzima Q10 è una sostanza naturale che aiuta l’organismo a produrre esso stesso energia. Un aumento dei livelli di integrazione stimola semplicemente il metabolismo dell’energia in modo naturale.

È possibile assumere abbastanza CoQ10 seguendo un regime alimentare sano?
Sì, ma questo dipende dalle quantità che si ha intenzione di assumere. Le sardine, la soia, il manzo e il pollame sono buone fonti di CoQ10, ma per ottenere la quantità presente in una capsula da 30 mg bisognerebbe consumarne molto. Il cibo ovviamente contiene altri importanti elementi nutritivi, che con la capsula di CoQ10 non assumereste. Si raccomanda quindi di seguire un regime alimentare sano pur assumendo anche degli integratori di CoQ10.

È possibile somministrare il CoQ10 ai pazienti cardiaci?
Sì, i pazienti cardiaci sono proprio quelli che traggono il massimo beneficio dall’assunzione di questa sostanza. Essa aiuta il cuore a pompare in modo più efficace, il che è molto utile per coloro che soffrono di cardiomiopatia, uno stato che si definisce come «fame» di energia da parte del cuore. I pazienti cardiaci che assumono integratori a base di CoQ10 hanno la tendenza a provare meno dolore al petto e meno problemi respiratori. Un miglioramento dello stato di salute dei pazienti non deve implicare una riduzione del trattamento medico senza previo consulto medico.

A che dosaggi devo assumere il coenzima Q10, e per quanto tempo?
Avrete ormai compreso che il coenzima Q10 è un elemento nutritivo essenziale per l’organismo perché agisce a vari livelli: l’affaticamento, la prevenzione cardiovascolare, i problemi gengivali. Ora, a ogni indicazione corrisponde un dosaggio differente. È quindi talvolta difficile sapere quale dosaggio ci conviene maggiormente assumere. La tabella che segue può aiutarvi a trovare il dosaggio che meglio corrisponde alle vostre necessità. In caso di dubbio, chiedete consiglio al vostro medico, al dentista o al farmacista, oppure contattateci al numero 01 30 30 46 13.

I farmaci ipocolesterolemizzanti scatenano un’importante riduzione di elementi nutritivi essenziali per la nostra salute: vitamine e sostanze di tipo vitaminico liposolubili

Un nuovo studio mostra che la simvastatina scatena delle riduzioni notevoli della vitamina E, del beta-carotene e del coenzima Q10.

Le persone in trattamento con simvastatina (un medicinale comunemente utilizzato per ridurre il colesterolo, che fa parte della famiglia delle statine) dovrebbero sapere che questo medicinale non riduce solamente le quantità troppo elevate di lipidi nel sangue, come il colesterolo LDL e i trigliceridi, ma anche alcune vitamine e importanti sostanze di tipo vitaminico solubili nel grasso, come la vitamina E (tocoferolo alfa), il beta-carotene e il coenzima Q10. Sebbene i medici francesi non abbiano l’abitudine di raccomandare un’integrazione alimentare in associazione a un trattamento medico (come le statine), questa potrebbe essere una valida possibilità per evitare i deficit e migliorare l’osservanza dei trattamenti. 

Durante una sperimentazione crociata, controllata, randomizzata, pubblicata di recente, effettuata su 120 uomini di età compresa tra 35 a 64 anni, affetti da ipercolesterolemia e che non erano mai stati trattati in precedenza, i ricercatori finlandesi hanno studiato l’effetto di un regime alimentare adattato associato alle statine, somministrato solamente o in associazione, sui livelli di lipidi sierici e di lipoproteine, la sensibilità all’insulina e i livelli ematici di antiossidanti.

Contrariamente alla simvastatina il regime alimentare, che era qui di tipo mediterraneo (ricco in acidi grassi omega-3, frutta e legumi), non riduceva i livelli di beta-carotene e di coenzima Q10. La simvastatina, al contrario, ha scatenato una riduzione del 19,5% del livello di beta-carotene e una riduzione del 22,4% di coenzima Q10. Tale diminuzione nel coenzima Q10 spiega gli effetti secondari di questo tipo di farmaci, come i dolori muscolari e l’affaticamento. Un’integrazione con coenzima Q10 al momento dell’assunzione delle statine, a un dosaggio di 100 mg al giorno, permette di attenuare o di far scomparire tali effetti indesiderati. L’osservanza di questo tipo di trattamento viene quindi rinforzato se vi è in parallelo un’integrazione con coenzima Q10.