Un modo totalmente nuovo di combattere problemi come la gengivite e la parodontite.
Il processo di invecchiamento umano è caratterizzato da un certo numero di mutamenti visibili, i più evidenti dei quali sono le rughe della pelle e l’incanutimento dei capelli, così come un incurvamento della schiena. Con l’invecchiamento aumenta anche il rischio di contrarre alcune malattie. Un problema molto diffuso è il sanguinamento e l’infezione delle gengive (gengivite), così come il progressivo scalzamento dei denti (parodontite). Il trattamento abituale di tali malattie, parallelamente alla chirurgia e alla pulizia approfondita dei denti e delle tasche gengivali da parte di uno specialista, comprende una migliore igiene orale e controlli regolari. Tuttavia, la scoperta del coenzima Q10 ha fornito uno strumento del tutto nuovo.
Vari studi clinici ci mostrano l’importante ruolo ricoperto dal coenzima Q10 nella difesa contro la gengivite. Si stima che vengano coinvolti più meccanismi:
Il coenzima Q10 alimenta il sistema immunitario e stimola la sua capacità di trattare l’infezione.
Il coenzima Q10, grazie alla sua attività antiossidante, combatte la formazione di radicali liberi che danneggiano i tessuti e che sono liberati durante la decomposizione batterica dei residui di cibo.
Il coenzima Q10 sostiene i batteri benigni presenti in una microflora orale sana.
Il coenzima Q10 aiuta a costruire un nuovo tessuto sano.
Riassunto degli studi su coenzima Q10 e problemi gengivali Sperimentazioni in aperto che dimostrano l’efficacia della somministrazione orale di CoQ10
Riferimento studi |
Numero di soggetti |
Dose di CoQ10 utilizzata (mg/giorno) |
Durata |
Risultati |
Wilkinson 1975 |
8 |
50 |
3 settimane |
tasca ↓ punteggio globale ↓
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Nylander 1991 |
6 |
30-100 |
Da 6 a 20 settimane |
↓ Tasca & sanguinamento in 4 soggetti
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Nylander 1993 |
6 |
30-100 |
Da 6 a 20 settimane |
↓ Sanguinamento in 4 soggetti
|
MacRée 1993 |
* |
200 |
2 mesi |
↓ Indice gengivale
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Judson 1997 |
22 |
100 |
2 mesi |
↓ Indice gengivale
|
|
|
|
|
↓ Tasca
|
Judson 1997 |
11 |
100 |
6 mesi |
↓ Indice gengivale ↓ Tasca |
* Non indicato
Riferimento studi |
Numero di soggetti |
Dose di CoQ10 utilizzata (mg/giorno) |
Durata |
Risultati |
Wilkinson 1975 |
18 |
50 |
* |
Miglioramento del punteggio clinico globale
|
Ivamoto 1981
|
54 |
60 |
12 giorni |
Significativo per mobilità dentale e profondità delle tasche
|
Nylander 1996 |
60 |
30-100 |
20 giorni |
Miglioramento significativo
|
Denny 1999 |
10 |
90 |
28 giorni |
↓ Indice di sanguinamento
|
* Non indicato
Studio clinico 1: Effetto di un’integrazione con coenzima Q10 sulla parodontite dell’età adulta
Procedura: Le concentrazioni di micronutrienti nella tasca parodontale possono essere degli importanti regolatori della crescita batterica. Un certo numero di presunti patogeni orali presenta una necessità assoluta di vitamina K, mentre le forme più benigne utilizzano il coenzima Q10. In questo studio, i ricercatori hanno effettuato due test differenti. Hanno raccolto dei campioni di tessuto malato da ciascuno dei nove pazienti cui veniva somministrato un trattamento per la parodontite. In seguito, hanno raccolto dei campioni provenienti da due tessuti differenti da tre soggetti sani cui era stato somministrato un integratore di coenzima Q10 da 30, 60 o 120 mg.
Risultati: Nel primo test, i ricercatori hanno osservato un livello di coenzima Q10 considerevolmente maggiore per GCF (solco gengivo-dentale) nelle tasche gengivali sane che non nelle tasche malate. La concentrazione media di coenzima Q10 nelle tasche sane era di 44,8 mcg/mL rispetto a 4,5 mcg/mL nelle tasche malate. In altri termini, vi era una quantità di coenzima Q10 dieci volte superiore nelle tasche parodontali sane che non nei siti parodontali malati. Un’integrazione di coenzima Q10 sembra quindi interessante per mantenere una microflora orale sana.
Nel secondo test, i ricercatori hanno studiato l’effetto dell’integrazione con coenzima Q10, e hanno scoperto che l’integrazione con dosi orali differenti di coenzima Q10 aumentava i livelli di GCF in modo proporzionale al dosaggio.
Fonte: Journal of Clinical Pharmacology (Journal de Pharmacologie Clinique), 1993 mars, 33(3) : 226-9
Studio clinico 2: Effetto dell’applicazione per via topica di coenzima Q10 sulla parodontite dell’adulto
Procedura: 10 pazienti di sesso maschile affetti da parodontite sono stati arruolati per uno studio sull’effetto dell’applicazione per via topica di coenzima Q10 sulle tasche gengivali malate. Sono state selezionate 30 tasche parodontali per un esame più approfondito. Durante le prime tre settimane, i pazienti non hanno ricevuto alcuna terapia parodontale ad eccezione dell’applicazione per via topica di coenzima Q10. Dopo le prime tre settimane, su tutti i siti sono stati effettuati un curettaggio della superficie della radice e un detartraggio sottogengivale. Il coenzima Q10 è stato applicato su 20 delle tasche, una volta la settimana, per sei settimane, mentre il placebo è stato applicato sui restanti 10 a titolo di controllo.
Risultati: L’applicazione per via topica di coenzima Q10 sulla tasca parodontale a titolo di trattamento unico ha ridotto il fiotto di fluido del solco gengivale dentale (GCF) e la profondità della tasca, e ha rinforzato la solidità dell’attacco. L’applicazione di coenzima Q10 con una detossificazione meccanica sottogengivale (eliminazione della placca e dei batteri) ha ulteriormente migliorato la modifica dell’indice gengivale, il sanguinamento e l’attività della peptidasi dei microrganismi legati alla malattia parodontale.
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